Gli scorsi 25 e 26 ottobre si è tenuta a Napoli l’Assemblea dell’Anies, l’Associazione Nazionale degli Istituti Educativi Statali. In quella occasione, i rettori dei convitti nazionali di tutta Italia hanno affidato ufficialmente al Convitto “Galluppi” di Catanzaro l’organizzazione della XV edizione delle “Convittiadi”.
Si tratta di un evento di carattere sportivo che porterà nel capoluogo, dal 30 aprile al 7 maggio 2023, oltre 1500 ragazzi da ogni parte della penisola che si sfideranno, nel rispetto del fair play, in diverse discipline: dal nuoto al calcio, dal basket al tennis, e così via. Un evento importante per lo storico istituto cittadino ma, più in generale, per tutta la città e la sua provincia considerato l’indotto. A partecipare all’assemblea la rettrice Stefania Cinzia Scozzafava, la Dsga Gabriella Amato, il collaboratore della DS, Davide Lamanna.
E’ stata proprio Scozzafava a relazionare sulla bontà del progetto messo in piedi dal Convitto “Galluppi”, convincendo i suoi colleghi a dare l’ok. “Con grande orgoglio – ha commentato la dirigente – siamo riusciti ad ottenere questo straordinario risultato che ci impegna in un’organizzazione complessa ma avvincente e che consentirà al nostro territorio di essere conosciuto da ragazzi e docenti che convergeranno nel capoluogo da tutta Italia. Per capire la portata dell’evento – aggiunge – basti sapere che nei 14 anni precedenti la manifestazione ha toccato il Sud una sola volta (in Sicilia) e quasi sempre si è svolta nelle grandi strutture del Nord Est. Ecco perché mi aspetto il massimo coinvolgimento e contributo da parte delle nostre istituzioni e degli imprenditori locali sperando che ci stiano accanto affinché la manifestazione possa essere un successo anche in termini di marketing territoriale. In questi mesi – ha proseguito – con il mio staff siamo stati caparbi perché abbiamo ricevuto dei “no” da parte di grosse strutture ricettive che, in barba alla possibilità della tanto agognata destagionalizzazione turistica, non hanno inteso aprire le porte dei loro residence. Non ci siamo rassegnati e, pur dovendo andare incontro a un’organizzazione logistica molto più complessa, abbiamo rimodulato il progetto iniziale, definendone un altro che ha superato le perplessità di qualche rettore. Infine – conclude Scozzafava – desidero ringraziare tutto il personale del Convitto che, negli organi collegiali, ha sostenuto la nostra candidatura, dando disponibilità nel sostenere fattivamente il progetto”.